05 Feb CASA DELLA CULTURA VICTOR HUGO
Un altro auditorium in città
Parafrasando il noto giornalista napoletano: ” la domanda nasce spontanea”.
Non abbiamo la presunzione – a dirla tutta – neanche l’interesse, ad analizzare ed eventualmente dare giudizi sugli auditorium presenti in città. Diversamente, è di nostro interesse condividere con chi ci segue, l’analisi del nostro prossimo progetto.
L’edificio storico in questione, palazzo de Conciliis (1800) – noto a tutti come casa della cultura V. Hugo – edificio famoso in città e non solo, perché ha ospitato il padre di “les misérables” durante un breve soggiorno ad Avellino.
Il palazzo, abitato per un breve periodo dallo scrittore, che seguiva il papà colonnello e governatore militare presso la città di Avellino sotto il regno di Giuseppe Bonaparte, in seguito, viene donato dalla nobil donna Michela de Conciliis all’ospedale (poco distante) per la cura delle partorienti e dei fanciulli. La stessa de Conciliis alla sua morte, con testamento olografo, decise che i proventi della casa annessa all’ospedale fossero devoluti alla cura dei poveri.
Il comune, a seguito bando di gara pubblica, (settembre 2019) ha affidato la ristrutturazione e riqualificazione dell’edificio storico, all’architetto Vittorio De Vito nostro partner professionale. Lo studio in questione a sua volta, ha commissionato alla nostra equipe, il progetto di acustica ambientale ed applicata per la realizzazione dell’auditorium annesso al palazzo.
Il municipio, ha commissionato il progetto per la realizzazione di un auditorium orientato alle conferenze. Ci sembrava un delitto professionale, non immaginare una sala polifunzionale (conferenze, musica live, cineforum) orientata all’auditorium propriamente definito.
L’auditorium e la prima ristrutturazione del palazzo, risalgono ai primi anni ‘90 del secolo scorso.
Lo stato dei luoghi:
- Materiali utilizzati per l’ottimizzazione acustica non adeguati ed impiegati in maniera impropria
- Controsoffittatura in lamierino (materiale altamente riflettente e riverberante)
- Geometrie non condivisibili
- Palco in cemento (non ammissibile)
- Galleria realizzata senza badare ai principi base dell’acustica ambientale, propria di auditorium e sale da concerto (discorso a parte per i teatri)
La nostra sala avrà 93 posti a sedere compresi gli spazi destinati agli utenti disabili. Abbiamo progettato un palco di metri 8.40×2.70 (motivi strutturali non consentivano un palco più grande).
Il disegno del SOFFITTO, ripercorre la teoria legata ai risuonatori di Helm Holtz. Si ripete una sequenza matematica costante che ricorda un’onda sinusoidale. Sarà realizzato, con listelli di legno massello in abete ad altezza variabile e fissati a lastre in cartongesso comprensive di risuonatori acustici di diametro variabile e da un feltro in tessuto acustico, dello spessore di 4mm. Tutti i materiali sono eco e garantiscono la classe zero (eurocodice A1).
Per il rivestimento delle PARETI abbiamo utilizzato un materiale MDF con finitura in legno fresato. Sulle pareti intonacate sarà fissato un telaio in legno e camera d’aria, all’interno della quale, saranno alloggiati i pannelli Ultimate serie Isover prodotti da Saint Gobain. I pannelli descritti, hanno la particolarità di unire nel medesimo isolante minerale, le virtù del rock wool e della lana vetro. L’una e l’altra singolarmente utilizzate, non avrebbero restituito le stesse performances.
Per la realizzazione del PAVIMENTO, abbiamo indicato in progetto, un parquet LUXENTI color grigio antracite. Dimensione dei listelli 10×90. La scelta del materiale calpestabile è stata determinata, dalla risposta in termini di acustica che ha indirizzato la nostra scelta in questa direzione, al dilà, del gradevolissimo risultato estetico.
La postazione destinata alla regia audio-video si trova sul lato sinistro della sala ad una altezza di metri 2.70 dal pavimento.
Non mi dilungo oltre, perché la noia per chi legge è dietro l’angolo.
Circa l’acustica applicata, abbiamo progettato un sistema di sonorizzazione targato TANNOY, microfoni SHURE, sub TURBOSOUND, e video proiettori EPSON, monitor destinati alle parti comuni, SAMSUNG e diffusori COMMUNITY. Il sistema di supervisione e controllo degli apparati lo abbiamo affidato, all’americana RTI, leader indiscussa nei sistemi di controllo degli impianti audio-video.
Torniamo alla domanda in apertura. E’ buona norma, salutare con entusiasmo una ristrutturazione, in quanto tale, manifesta il cambiamento e la speranza. Non possiamo garantire né immaginare, come e chi, gestitarà la struttura in questione (si spera con diligenza, impegno, passione) ma, le strutture preposte alla divulgazione della conoscenza andrebbero appoggiate e sostenute a prescindere. Un auditorium, possiede nella sua essenza un’ enorme FUNZIONE SOCIALE, portare la cultura (intesa NON solo, quale conoscenza in senso stretto od istruzione accademica) ad un livello DEMO-CRATICO, che non SI-gni-fi-ca auspicare ad un “tutti” illimitato; privato di una LOGICA appassionata.
Abbiamo dato il nostro contributo per donare alla DIVULGAZIONE un abito – speriamo – decoroso.
GOOD LISTENING!!!!