23 Nov LA CONOSCENZA ALLARGA GLI ORIZZONTI
Nel mese di agosto sono stato contattato da Fabrizio Tucci , ordinario di tecnologia dell’architettura presso l’università La Sapienza di Roma con il quale avevo già collaborato nel 2008 per l’apertura dell’anno accademico con un intervento dal titolo, “la citta cablata”.
A distanza di quattordici anni, ho tenuto un seminario nell’ambito del PRIN, la ricerca più importatnte a livello nazionale che vede sei sedi universiatrie e di ricerca unite in un progetto dal titolo: “TECH-START”.
Ho raccontato come la sensoristica diffusa (pubblica e privata) sia di supporto allo sviluppo della building automation e l’importanza di quest’ultima, per contribuire alla decarbonizzazione delle aree urbane per il raggiungimento del processo di smart environment. E’ stato interessante percepire l’interesse dei dottorandi di ricerca e rispondere alle domande incalzanti dei docenti, che si sono mostrati molto interessati agli sviluppi in ambito di building, home, smart autoamtion; alle possibilità in ambito progettuale destianate a trasformare l’involucro costruttivo da passivo ad intelligente. Il concetto di città cablata deve lasciare il posto alla realizzazione della smart city. Gli edifici dovranno rispettare ed ottimizzare le risorse del territorio ospitante. In sintesi, i progettisti dovranno abituarsi a pensare ad un’architettura adattiva ed approcciarsi alla progettazione in maniera etnografica.
Questo scenario, come sostengo da tempo, richiede una riflessione sul modo di fruire contenuti audio e video. Gli audiofili tradizionali resteranno una minoranza anagrafica e l’udiofilo MILLENNIAL penserà ad un ascolto multimediale, smart, flessibile, multiroom e tasking, con qualità non meno elevata della tradizionale SALA D’ASCOLTO!
Stay tuned